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Trento, 7 aprile 2008
SOSTEGNO DELLA PROVINCIA A TUTTI GLI ECOMUSEI DEL TRENTINO
Proposta di mozione presentata da Roberto Bombarda
consigliere provinciale dei Verdi e Democratici del Trentino

La legge provinciale 9 novembre 2000, n. 13 - “Istituzione degli ecomusei per la valorizzazione della cultura e delle tradizioni locali” - individua specifiche finalità per la conservazione, il restauro e la valorizzazione di ambienti di vita tradizionali, di beni appartenenti al patrimonio storico, artistico e popolare, la predisposizione di percorsi sul territorio tendenti a mettere in relazione i visitatori con la natura, le tradizioni e la storia locale, la promozione e il sostegno delle attività di ricerca scientifica e didattico-educative, tramite il coinvolgimento diretto della popolazione, delle associazioni e delle istituzioni culturali. Sulla base delle disposizioni di tale normativa, alcuni Comuni del Trentino hanno elaborato progetti di istituzione dell’ecomuseo, proponendoli alla Provincia autonoma di Trento per il riconoscimento che avviene dopo un’approfondita istruttoria, nel rispetto di criteri e requisiti che la Giunta provinciale ha stabilito con propria deliberazione n. 1120 del 24 maggio 2002. Fino ad oggi la Giunta ha riconosciuto sei realtà ecomuseali, assegnando ad ognuna di esse la denominazione ed il marchio affinché i relativi territori di competenza siano identificati in modo esclusivo. Essi sono: Ecomuseo della Judicaria “dalle Dolomiti al Garda” (Comuni di Bleggio Inferiore, Bleggio Superiore, Dorsino, Fiavè, Lomaso, San Lorenzo in Banale, Stenico e Tenno); Ecomuseo del Vanoi (Comune di Canal San Bovo); Ecomuseo “Valle del Chiese - Porta del Trentino” (Comuni di Bondo, Roncone, Lardaro, Praso, Daone, Bersone, Pieve di Bono, Prezzo, Cimego, Castel Condino, Condino, Brione, Storo e Bondone); Ecomuseo in Val di Pejo “Piccolo mondo alpino” (Comune di Pejo); Ecomuseo dell’Argentario (Comuni di Civezzano, Fornace, Albiano e Trento); Ecomuseo “Lagorai, nell’antica giurisdizione di Castellalto” (Comuni di Telve, Carzano, Torcegno e Telve di Sopra).

Gli ecomusei si pongono come strumenti concepiti dalle comunità locali che concorrono, con le proprie esperienze di vita e i propri saperi tramandati, a ideare e realizzare progetti costruiti con il concorso delle istituzioni, che mettono a disposizione risorse ed agevolazioni; è un’istituzione che si occupa di studiare, conservare, ricostruire, valorizzare e presentare la memoria collettiva di una comunità delimitata geograficamente nella quale la popolazione si riconosce e può ritrovare i valori della cultura materiale radicata nei secoli, non privilegia un periodo o uno stile, né descrive un unico habitat, svolge il suo percorso immergendo il visitatore nella reale rappresentazione del tessuto socio economico esistente; non è uno strumento di documentazione per singoli aspetti della vita di una comunità, ma è un sistema che documenta e valorizza le relazioni tra gli elementi che la costituiscono. L’esigenza di avviare un percorso concreto di studio e di pianificazione che consentisse di mettere in atto azioni di valorizzazione del territorio integranti i settori contigui della cultura, dell'ambiente e del turismo ha indotto gli Assessori competenti per materia a sottoscrivere, in data 22 luglio 2005, uno specifico Accordo. In questo spirito la Provincia ha invitato gli Ecomusei a formulare proposte progettuali che fossero rilevanti, al fine di proiettare la loro programmazione in un arco di tempo significativamente ampio. La prima proposta pervenuta all’attenzione dei competenti uffici provinciali è stata presentata dall’Ecomuseo Valle del Chiese Porta del Trentino, il quale ha individuato alcuni interventi strutturali ritenuti particolarmente significativi per riqualificare alcuni aspetti dell’offerta culturale, turistica e ambientale della valle. L’Amministrazione provinciale, condividendo lo spirito della proposta locale e preso atto della necessaria partecipazione di più soggetti attuatori, ha ritenuto che per il buon fine dell’iniziativa si rendesse necessario coordinare la programmazione delle attività, dei finanziamenti necessari e dei tempi previsti per il loro compimento attraverso la stipula di un accordo che definisse nei particolari tutte le relative procedure tecnico-amministrative che ogni soggetto sottoscrittore dovrà percorrere per il raggiungimento del comune obiettivo. La Giunta provinciale ha pertanto votato il 30 novembre 2007 una delibera con la quale ha approvato uno schema di accordo di programma per lo svolgimento di attivita’ pluriennali dell’Ecomuseo Valle del Chiese Porta del Trentino, tra la Provincia autonoma di Trento, il Consorzio dei Comuni BIM del Chiese ed i Consorzi turistici della Valle del Chiese. Gli otto interventi previsti nell'accordo impegnano la Provincia per 155 mila euro nel 2008, 594 mila nel 2009 e 321 mila nel 2010: nel complesso dunque un milione e 70 mila euro nell'arco del triennio. E' evidente che un simile approccio, per avere valenza significativa sull'intero territorio provinciale, dovrebbe interessare – sia pure con modalità, cifre e tempi diversi – pure gli altri cinque ecomusei del Trentino, quantomeno per una forma di rispetto verso le Amministrazioni locali, le associazioni ed i cittadini che in questi anni hanno creduto nella valenza degli ecomusei. E questo entro gli orizzonti temporali della legislatura.

Ciò premesso

il Consiglio impegna la Giunta provinciale

1. a sottoscrivere entro la fine della corrente legislatura, con tutti gli Ecomusei trentini ed i soggetti territoriali interessati, accordi di programma sul modello di quello raggiunto con l'Ecomuseo della Valle del Chiese, assegnando per ciascuno di essi le adeguate risorse finanziarie.

Cons. prov. dott. Roberto Bombarda

     

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